Arrivare a Verona (a Luglio) subito dopo un temporale è un esperienza mistica. La bellezza della città viene amplificata da una brezza fresca…che si può godere senza entrare in una qualche boutique spennaturisti. La gente è più cordiale, qualcuno addirittura azzarda pantaloni e maniche lunghe e noi, senza accorgercene, ci siamo ritrovati a pedalare addirittura in pieno pomeriggio sotto al sole. Insomma un esperienza da provare; tutt’altro genere d’esperienza invece quando decide di piovere proprio prima dell’opera e tocca aspettare che spiova per cominciare la recita (come l’ultima replica del Barbiere…iniziata alle 23 e finita alle 3 😳)
In tutto questo girare di ruote e pedali siamo stati baciati dalla fortuna (o si può dire anche che qualcuno è stato sfortunato). Proprio mentre pranzavamo con una pizza, ma non di quelle scelte a caso, da Don Peppe (dentro l’Adigeo). Al momento del caffè ho sentito l’irrefrenabile richiamo del tabagismo, quindi sono corso dalla bici legata fuori a recuperare tabacco e accendino…. Bhe la sorpresa è stata trovare la bici non più legata. Era lì, libera, con la catena tagliata di fianco, in attesa di qualche bell’avventura. Alla fine, ce ne siamo andati via ed il caffè lo abbiamo preso vicino al negozio di catene per bici in centro.