Dopo tanto finalmente Josephina e Rodrigo tornano in scena. In tutto questo tempo abbiamo continuato ad allenare la nostra arte e sarà bello condividerla con un pubblico. Appuntamento all’area spettacoli del Camping Ca’ Savio a Cavallino-Treporti (VE).
pubblico
Spettacoli cancellati… ecco un piccolo aiuto per recuperare il minimo.
C’è tempo fino al 12 dicembre per fare richiesta sul sito del MIBACT per il mancato svolgimento di spettacoli nel periodo compreso tra il 23 febbraio e il 31 dicembre 2020, non eseguiti per effetto delle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria da Covid-19.
La domanda, corredata dalle copie dei contratti di scrittura o da un precontratto o una dichiarazione del datore di lavoro, andrà presentata in via telematica seguendo le indicazioni che verranno ivi riportate. In mancanza di tale documentazione, potrà essere allegata altra idonea documentazione comprovante la programmazione dello spettacolo, le relative date e l’impegno del lavoratore.
AVVISO PUBBLICO-FONDO EMERGENZA COVID 2020
Riparto di quota parte del Fondo di cui all’articolo 89 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020 n. 27, per il sostegno degli scritturati per spettacoli teatrali.
- DM 12 novembre 2020 rep. 516 Riparto fondo art 89 DL 18-2020-Scritturati teatro-signed.pdf
- DDG rep. 2133 del 27 nov 2020 – Avviso scritturati teatro-signed.pdf
Per chi avesse voglia, qua di seguito il link (e la conclusione) di un interessante articolo di A.Turco che riassume e descrive la situazione dello spett. dal vivo, uscito su Jacobin Italia.
Nanirossi Show al Castello dell’Acciaiolo – Scandicci
Oggi tornano Rodrigo e Josephina con il loro NANIROSSI SHOW tra acrobazie, gags e improvvisazioni [distanziate] col pubblico dopo un lungo stop tra pannolini e mascherine… A tutti quelli che vogliono venire a vederci appuntamento al Castello dell’Acciaiolo a Scandicci (2 e 6 SETTEMBRE alle 18:00) ! Mentre il 3 ed il 5 vi aspettiamo con il Caffè Doppio, stesso posto stesso orario.
Nanirossi Show
Spettacolo adatto a tutti i bimbi dai 4 ai 99 anni, dai caratteri tipici dell’arte di strada. Nanirossi Show porta una ventata di aria fresca al repertorio del teatro di strada italiano, qualcosa di mai visto prima che solo i Nanirossi vi sanno offrire.
Una delle migliori compagnie di teatro di piazza in uno spettacolo unico mai visto prima: un cavallo di battaglia e insieme un manifesto di identità e di qualità. Il meglio di un repertorio di virtuosismo acrobatico e giocolieristico eseguito con facilità, leggerezza e con uno spirito comico infallibile ed elegante. Oltre alla bravura e al rigore professionale, quello che incanta nei due artisti è la capacità di creare comunità, di coinvolgere ad un livello superiore…
Qua di seguito il link al sito del festival:
NANIROSSI SHOW > Castello dell’Acciaiolo > Scandicci | 2 e 6 SETTEMBRE | 18:00 | €5,00
Spunti di riflessione al tempo delle riaperture
Oggi è emerso tra le maglie della rete un bellissimo articolo su Doppiozero (rivista culturale e casa editrice) ” Il Teatro delle Contraddizioni” di Massimiliano Civica. Ci sono proposte molto interessanti sulle riaperture dei teatri e riflessioni sul sistema teatri pubblici/privati. Mentre nel panorama nazionale si vedono all’orizzonte dei leggendari #StatiGeneraliEconomia, il mondo dello spettacolo sta per aprire il sipario, tra un apertura con distanziamento e un distanziamento con aperture.
Qua sotto uno stralcio dell’articolo, mentre a questo indirizzo l’articolo intero.
“Le scelte fatte dallo Stato per aiutare il Teatro a superare la crisi conseguente al coronavirus sono, nelle loro linee di principio, chiare e condivisibili: mettere in sicurezza le strutture teatrali pubbliche e private per garantire la loro sopravvivenza per i prossimi due anni.
Al momento in cui scrivo non c’è ancora nulla di certo, ma sembrerebbe che la messa in sicurezza avverrà assegnando, per questa e per la prossima annualità, lo stesso finanziamento che i teatri si sono visti attribuire per l’anno 2019. Lo Stato poi, riconoscendo la situazione di eccezionalità in cui si troveranno a operare tali strutture, non chiederà, a fronte del finanziamento attribuito, la stessa certificazione di “numeri” (giornate lavorative svolte) che avrebbe preteso in una situazione normale. […] La contraddizione sta proprio qui, tra il fine e i mezzi. Ai Teatri Pubblici viene concesso di ricevere un finanziamento che, in parte, non tenga conto dei “numeri”, perché si riconosce che, in una situazione di distanziamento sociale, non potranno raggiungere il numero di spettacoli solito e con il solito numero di scritturati. Ora tutto questo ha il fine di tentare di mantenere il livello di occupazione solito dei professionisti dello spettacolo, ma, se il mezzo che i teatri hanno per ridistribuire gli aiuti pubblici agli “scritturati” rimane solo quello di assumerli per la produzione di spettacoli, tale fine rischia di essere raggiunto solo in minima parte: è certificato che si potranno fare meno spettacoli e con meno “scritturati”, ma il solo modo che ho per dare lavoro agli “scritturati” è di assumerli per fare spettacoli!
In estrema sintesi: i Teatri Pubblici e Privati (almeno quelli più attenti alle esigenze dei loro lavoratori e dei loro artisti di riferimento, e vi assicuro che ce ne sono) si troveranno in una sorta di dolorosa impasse. Avranno i finanziamenti per dare potenzialmente lavoro ai loro 100 scritturati “usuali”, ma non avranno gli strumenti normativi e di legge per sostenere quei loro lavoratori dello spettacolo che rischiano di restare “fuori dagli spettacoli”. […] Vorrei ora parlare brevemente della situazione di un tipo particolare di Teatro a iniziativa privata. In Italia ci sono piccole e piccolissime sale teatrali private che vivono senza finanziamento pubblico […] In un certo senso, i gestori di queste piccole realtà possono essere considerati tra i più grandi organizzatori e manager teatrali che abbiamo. Sono persone che, senza un soldo di finanziamento pubblico, generano economie, riuscendo a pagare tutte le spese gestionali e i loro stipendi con le loro attività teatrali, spesso di altissimo livello. In realtà periferiche o nel caos delle grandi città organizzano laboratori con bravi maestri, offrono spazi per le prove, ospitano spettacoli di valore che spesso non trovano accesso nelle realtà più ufficiali. Spesso artisti poi divenuti riconosciuti sono cresciuti e hanno avuto i primi aiuti proprio in queste sale, i cui gestori possono essere appunto considerati i veri imprenditori del teatro italiano, perché vivono di quello che guadagnano. Vivono di teatro.
E questa generazione di “professionisti privati”, che ha dimostrato di saper fare teatro di valore e che potrebbe fornire molti stimoli e idee ai grandi teatri, rischia di essere spazzata via dalle conseguenze del coronavirus. Rischiamo di perdere una generazione di organizzatori teatrali che sono una delle forze di innovazione del nostro comparto. È un paradosso doloroso: non verrà aiutato chi ha dimostrato di essere così capace e bravo da fare teatro senza aiuti pubblici. Il privato “virtuoso” che produce cultura, quello che sempre ci viene indicato dalla Stato come modello da sviluppare e sponsorizzare, viene lasciato solo in questo stato eccezionale di crisi che nessuno può affrontare senza aiuti pubblici.
Alcune di queste piccole realtà, grazie ai 20 milioni di euro stanziati per chi è extra Fus, cioè per tutte quelle realtà medio piccole che non ricevono finanziamenti pubblici, sono riuscite, bene o male, a superare il periodo di lockdown, ma i loro problemi cominciano ora con la riapertura dei teatri. […]
Merci Au Bonheur des Mômes !!! Quelle bonne énergie…
Few images and little videos (below) that are from our Nanirossi Show that we play some time ago in a little village in the French Alps (Le Grand Bornand) . We would like remember this beautiful experience for us and for the audience…thank you “Au Bonheur des Momes” we have impressed this emotion inside us! We are optimist that sooner or late we will return to see shows…with mask and gloves, but we will do it.
Lo spettacolo dal vivo al tempo dell’attesa
Iniziano a ripartire tutte le attività della società, eccetto la scuola (quella ripartirà a settembre) e gli spettacoli dal vivo che ripartiranno dal 15 giugno. Purtroppo queste due attività sono state considerate dai comitati tecnico scientifici le più rischiose per scongiurare un eventuale ripartenza dell’epidemia. Ma per riprendere le nostre attività dovremmo confrontarci con delle linee guida davvero difficili da applicare sui luoghi di spettacolo, almeno per gli artisti di circo.
Questo il testo sul decreto del 17 maggio 2020:
Dal 15 giugno 2020, detti spettacoli sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all'aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Le regioni e le province autonome possono stabilire una diversa data, in relazione all'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori. L'attivita' degli spettacoli è organizzata secondo le linee guida di cui all'allegato 9. Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all'aperto quando non e' possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui alla presente lettera; restano comunque sospese le attivita' che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso, le fiere e i congressi.
Allegato 9 Spettacoli dal vivo e cinema
- Mantenimento del distanziamento interpersonale, anche tra gli artisti.
- Misurazione della temperatura corporea agli spettatori, agli artisti, alle maestranze e a ogni altro lavoratore nel luogo dove si tiene lo spettacolo caso di temperatura > 37,5 °C.
- Utilizzo obbligatorio di mascherine anche di comunità per gli spettatori.
- Utilizzo di idonei dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori che operano in spazi condivisi e/o a contatto con il pubblico.
- Garanzia di adeguata periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti chiusi e dei servizi igienici di tutti i luoghi interessati dall’evento, anche tra i diversi spettacoli svolti nella medesima giornata.
- Adeguata aereazione naturale e ricambio d’aria e rispetto delle raccomandazioni concernenti sistemi di ventilazione e di condizionamento.
- Ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani. In particolare, detti sistemi devono essere disponibili accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento.
- Divieto del consumo di cibo e bevande e della vendita al dettaglio di bevande e generi alimentari in occasione degli eventi e durante lo svolgimento degli spettacoli.
- Utilizzo della segnaletica per far rispettare la distanza fisica di almeno 1 metro anche presso le biglietterie e gli sportelli informativi, nonché all’esterno dei luoghi dove si svolgono gli spettacoli.
- servizi igienici in maniera tale da prevedere sempre il distanziamento sociale nell’accesso.
- Limitazione dell’utilizzo di pagamenti in contanti, ove possibile.
- Vendita dei biglietti e controllo accesso, ove possibile, con modalità telematiche, anche al fine di evitare aggregazioni presso le biglietterie e gli spazi di accesso alle strutture.
- prevenzione del rischio da seguire nei luoghi dove si svolge lo spettacolo.
Per assurdo i componenti della stessa compagnia dovrebbe rimanere a distanza di almeno un metro,
Intanto gli artisti dello spettacolo dal vivo sono costretti a continuare la loro pausa forzata…. e/o a tramutarsi artisti dell’etere (chi per necessità, chi per curiosità e chi semplicemente perché gli va). Cosi anche alle più alte sfere del governo si comincia a pensare ad una sorta di contenitore streaming per poter ridare un pubblico ad un settore abituato a “respirarlo e annusarlo” quel pubblico (sarà lo stesso? o anche lui sarà mutato in questo periodo di clausura?) . Il tempo ci farà capire cosa sarà meglio fare….. intanto molti artisti si interrogano sul proprio futuro e sul futuro del proprio lavoro. Oltre agli spettacoli in rete fioccano anche scritti, blog e ancora occasioni di dibattiti, interviste interessanti che possono aiutarci a capire. Qua una serie di materiali che mi hanno colpito.
La prima è un intervista pubblicata su “LE NOTTOLE DI MINERVA” (rivista di critica teatrale universitaria) ad Andrea Cosentino sulla situazione degli artisti passati dallo spettacolo dal vivo al web e forse prossimamente ad una Netflix degli spettacoli. ( autore di una bellissima trilogia “L’artista nell’epoca del suo isolamento sociale” che fa ridere e riflettere)
Nelle parole scritte per il progetto quinta parete di Raffaele De Ritis (scrittore, regista teatrale/circense e storico italiano) si vive l’attesa dello spettacolo più antico del mondo: lo spettacolo circense, quello fatto di sudore e tendoni sparsi per tutto il mondo. Tutta la storia del saper ripartire del circo “come e meglio di prima” e la speranza che questo accada anche adesso che gli orizzonti contemporanei si sono fatti pieni di progetti culturali, bandi, progetti europei, domande ministeriali, “processi creativi”, “residenze”. [link al sito]
Nel maremagnum della rete molto interessanti per avere uno spaccato della realtà del settore gli spunti delle interviste fatte da Fabbrica C con le sue C_onversazioni tra circensi spiaggiati (qua se interessa il link alla pagina Facebook con tutti i contributi) dove molti artisti e/o esponenti di compagnie artistiche hanno parlato, dialogato sui temi d’attualità. Il ciclo si conclude con l’ultima C_oversazione con Jean Michel Guy, sociologo e Philine Dahlmann e Salvo Frasca della compagnia My!Laika.
Tutte questi contributi hanno avuto degli Echi di C_onversazioni con organizzatori e rappresentanti di associazioni di categoria. Aurelio Rota per Forum Nuovi Circhi (Città di Circo) e con Federico Toso di FNAS. con Sergio Pesacovici di CITA e Paolo Stratta di ACCI ( visibile qua di seguito…potrebbe riunire nella stessa persona molte sfaccettature della stessa realtà)
Tra le interviste pubblicate sul sito dell’Espresso del giornalista Damilano intitolate “Dialoghi sul nostro tempo” è interessante per il mondo dello spettacolo dal vivo quella con Fabrizio Gifuni (attore e regista teatrale italiano. Ha vinto il David di Donatello per il miglior attore non protagonista per Il capitale umano) e Ascanio Celestini (attore teatrale, regista cinematografico, scrittore e drammaturgo italiano). [qua il link]
Molto interessante anche quello che dice il professor Taormina, una voce fra le più competenti del settore, analista culturale oltre che docente di Progettazione e gestione delle attività di spettacolo all’Università di Bologna, sul mondo dello spettacolo visto dal lato dell’organizzazione e regolarizzazione del lavoro.
We will come back to stay close, in the meantime #staysafe #beResilient!!!
We will come back to stay close… or will we do shows seen from far away? How long will we have to wait before seeing such large gatherings? How many people will come back and / or will they be able to return to sit on the seats of the theaters or on the benches of the cirques? It seems that centuries have passed since the pandemic emergency began, upsetting and changing the world of entertainment and work in general! Our generation had never dealt with a pandemic phenomenon. In a society used to running and producing, there are those who feel the need to re-start as soon as possible, and those who need all the time necessary to recalibrate, reformulate objectives, values …
We will return to appreciate, perhaps more, those moments or we will appreciate others… how we miss seeing you #vicinivicini
close neighbors, in the meantime #stateveaccuorti #beResilient !!!
Si chiude, ma non per sempre.
Siamo ancora a casa. E ancora non si sa quando ne usciremo. A dirla tutta non si sa quando potranno riprendere molte attività, e c’è ancor più incertezza per quelle che prevedono distanze sociali minime… come il teatro, l’opera, i concerti o il circo. Tra artisti, registi, tecnici, musicisti e tutti i lavoratori connessi allo spettacolo dal vivo si prospetta ancora un lungo periodo di pausa… che deve per forza di cose portare a riflettere su come si riaprirà. State tranquilli che si tornerà a ridere e ad ascoltare musica, magari in modo diverso… ma torneremo. Sono fiducioso nella resilienza, nella capacità di trovare soluzioni che caratterizza noi italiani ed in particolare l’arte di adattarsi propria della mia categoria saprà farci continuare a vivere con la voglia di trasmettere sorrisi …. stanno solo cambiando le regole del gioco, ma nessuno ci impedirà di continuare a farlo. Aspettando un #nuovorinascimento noi #stiamoacasa
Per fortuna lo stato si sta muovendo con gli ammortizzatori sociali per poter permettere alle vite “congelate” di non appassirsi durante questa immensa distesa di puntini di sospensione (ancora poco, e non universalmente…ma aspetterei a dare giudizi) Sono in dibattimento nuovi aiuti. Qua l’audizione, in videoconferenza, del ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, D. Franceschini, svoltasi il 14 aprile nella Commissione Cultura sulle iniziative di competenza del dicastero per fronteggiare l’emergenza epidemiologica in corso nel settore dei beni e delle attività culturali: qui il video https://webtv.camera.it/evento/16100 (Si parla di proposte di ridistribuzione del Fondo Unico dello Spettacolo ossia il FUS – qua un dettaglio del settore circo 2017 – 2018 – 2019)
Al momento per i lavoratori dello spettacolo (atipici nell’ordinamento italiano… e con un welfare particolare) si è scelto di distribuire solo per Marzo un bonus di 600€, e la possibilità di far accedere alla Cassa Integrazione in Deroga, secondo accordi presi separatamente per ogni regione. (Qua l’accordo regione Toscana). Non è granchè, ma aspettiamo le decisioni di Aprile… e oltre.
Qua invece nel dettaglio tutte le misure già adottate a seguito dell’emergenza Coronavirus (COVID-19) [Fonte Camera dei eputati]
Sogni in Scatola al Teatro San Pietro [Montecchio M.]
Domenica tornano Jabo e Jaba al Teatro San Pietro a Montecchio Maggiore con il fantastico mondo di Sogni in Scatola!
Sogni in scatola è un mondo fatto di cartone, scatole e imballaggi. Due piccoli e buffi personaggi saranno complici di enormi creazioni, tutto ai loro occhi è gigantesco come per gli occhi di un bambino. Ed è con questo sguardo che riusciranno ad immaginare realtà incredibili, trasportando il pubblico in un divertente viaggio surreale. Quante cose può diventare una scatola? Una scatola può diventare qualsiasi cosa! Una spedizione, un trasloco, o anche solo sogni… Basta crederci.
INIZIO SPETTACOLI ORE 16.00
Biglietteria aperta in teatro dalle ore 15.00 – BIGLIETTI Unico € 5,00 – RIDUZIONI Biglietto promozione famiglia (minimo 3 persone) € 4,00
Grazie Vimercate … alla prossima!
L’abbuffata di spettacoli natalizia organizzata a Vimercate per questo Natale è finita e il Teatro nelle Foglie è pronto a tornare a casa. E stato un piacere esibirsi un altro anno per il bellissimo pubblico di Vimercate…sembra ieri che il circo arrivava nel Parco Trotti, e non ci sembra neanche vero, in questi pochi giorni, di aver rappresentato praticamente tutto il nostro repertorio…una volta nei panni dei camerieri combina guai di Caffè Doppio, da agenti del disordine (R4)…. Rodrigo e Josephina con il loro Nanirossi Show….