Il primo luglio scorso (2023) ci siamo esibiti per gli ospiti del camping resort “Piani di Clodia” nella bellissima Lazise (sul lago di Garda)!!! La nostra prima volta in questo bellissimo campeggio è stata davvero divertente e gratificante: anche se il pubblico non è avvezzo al nostro genere di spettacoli, ha seguito ed apprezzato. Grazie a tutti! Qua sotto un piccolo video girato dallo staff dell’animazione durante il nostro numero di mano a mano:
numero
Foto e video del Nanirossi Show a Mondovì (Piazza di Circo 2022)
Ecco un po’ di foto dello spettacolo fatto a Piazza a Mondovì un paio di giorni fa, scattate da Antonio La Grotta ® .
Grazie a tutto il pubblico che ha giocato con noi e all’organizzazione che ha reso possibile questo bel festival! Qua sotto anche un piccolo video dell’ultimo numero dello spettacolo:
La regione Toscana eroga aiuti per i lavoratori dello spettacolo
Nella speranza di essere utile a tutti gli amici lavoratori dello spettacolo toscani: con LEGGE REGIONALE 29 gennaio 2021, n. 3 (BURT n.6 del 5/02/2021) il Consiglio regionale, nella sua funzione di organo di rappresentanza della comunità toscana, ha disposto un intervento a sostegno dei lavoratori autonomi dello spettacolo che prestano attività in modo continuativo sul territorio della Toscana, quale categoria professionale colpita dalla crisi economica causata dalla pandemia. l’Avviso Pubblico è stato pubblicato con BURT n.20 del 19/05/2021).
La copertura finanziaria è pari ad euro 1.000.000,00
BENEFICIARI:
Possono presentare domanda di contributo i lavoratori autonomi dello spettacolo operanti in modo continuativo sul territorio toscano, come di seguito indicati: a) titolari di Partita IVA; b) lavoratori autonomi occasionali.
ENTITA’ DEL CONTRIBUTO:
Il contributo sarà concesso “una tantum” entro il limite dell’importo massimo di euro 3.000,00, con procedimento automatico, in misura fissa, di ammontare predeterminato, sulla base del numero delle domande risultate ammissibili secondo quanto stabilito ai paragrafi: 2.1, 2.2, e 2.3 del bando.
I soggetti ammessi, potranno presentare, unitamente alla domanda di contributo – a titolo facoltativo – una proposta progettuale “finalizzata alla valorizzazione culturale e creativa dell’identità toscana” da realizzarsi anche in modalità multimediale. Nell’ipotesi in cui la proposta progettuale venga presentata e sia selezionata dalla Commissione di valutazione, sarà erogato come “premialità” un contributo aggintivo di importo pari ad 5.000,00 euro. Saranno oggetto di premialità n. 15 proposte culturali per un importo pari a 5.000,00 Euro ciascuno.
PRESENTAZIONE DOMANDA:
La misura è gestita da SVILUPPO TOSCANA.
La procedura informatica per la presentazione delle domande disponibile al link: https://bandi.sviluppo.toscana.it/bandolavoratorispettacolo, sarà attiva a partire dalle ore 09:00 di lunedì 24 maggio e termina alle ore 17:00 del 14 giugno 2021.
A partire dalla stessa data, saranno attivi gli indirizzi di posta elettronica dedicati all’ Avviso:
• per assistenza sull’avviso e sui contenuti della domanda: assistenzaspettacolo@sviluppo.toscana.it
• per supporto tecnico-informatico sul sistema gestionale: supportospettacolo@sviluppo.toscana.it
SCARICA la DOCUMENTAZIONE:
BANDO
Modello di domanda
Nanirossi Show a Milano!
In occasione della festa di Eataly Milano Smeraldo “Tutti giù per strada, una grande festa urbana”, torniamo in scena nei panni di Rodrigo e Josephina e, con loro, il nostro cavallo di battaglia di teatro di strada: Nanirossi Show!
Per l’evento verrà chiusa la strada fino a piazza XXV Aprile, per invaderla di buon cibo, musica e spettacoli … un ottimo modo per riscoprire la città e il gusto di vivere gli spazi aperti urbani.
Prenota il tuo posto chiamando al numero 345 171 0568.
Spunti di riflessione al tempo delle riaperture
Oggi è emerso tra le maglie della rete un bellissimo articolo su Doppiozero (rivista culturale e casa editrice) ” Il Teatro delle Contraddizioni” di Massimiliano Civica. Ci sono proposte molto interessanti sulle riaperture dei teatri e riflessioni sul sistema teatri pubblici/privati. Mentre nel panorama nazionale si vedono all’orizzonte dei leggendari #StatiGeneraliEconomia, il mondo dello spettacolo sta per aprire il sipario, tra un apertura con distanziamento e un distanziamento con aperture.
Qua sotto uno stralcio dell’articolo, mentre a questo indirizzo l’articolo intero.
“Le scelte fatte dallo Stato per aiutare il Teatro a superare la crisi conseguente al coronavirus sono, nelle loro linee di principio, chiare e condivisibili: mettere in sicurezza le strutture teatrali pubbliche e private per garantire la loro sopravvivenza per i prossimi due anni.
Al momento in cui scrivo non c’è ancora nulla di certo, ma sembrerebbe che la messa in sicurezza avverrà assegnando, per questa e per la prossima annualità, lo stesso finanziamento che i teatri si sono visti attribuire per l’anno 2019. Lo Stato poi, riconoscendo la situazione di eccezionalità in cui si troveranno a operare tali strutture, non chiederà, a fronte del finanziamento attribuito, la stessa certificazione di “numeri” (giornate lavorative svolte) che avrebbe preteso in una situazione normale. […] La contraddizione sta proprio qui, tra il fine e i mezzi. Ai Teatri Pubblici viene concesso di ricevere un finanziamento che, in parte, non tenga conto dei “numeri”, perché si riconosce che, in una situazione di distanziamento sociale, non potranno raggiungere il numero di spettacoli solito e con il solito numero di scritturati. Ora tutto questo ha il fine di tentare di mantenere il livello di occupazione solito dei professionisti dello spettacolo, ma, se il mezzo che i teatri hanno per ridistribuire gli aiuti pubblici agli “scritturati” rimane solo quello di assumerli per la produzione di spettacoli, tale fine rischia di essere raggiunto solo in minima parte: è certificato che si potranno fare meno spettacoli e con meno “scritturati”, ma il solo modo che ho per dare lavoro agli “scritturati” è di assumerli per fare spettacoli!
In estrema sintesi: i Teatri Pubblici e Privati (almeno quelli più attenti alle esigenze dei loro lavoratori e dei loro artisti di riferimento, e vi assicuro che ce ne sono) si troveranno in una sorta di dolorosa impasse. Avranno i finanziamenti per dare potenzialmente lavoro ai loro 100 scritturati “usuali”, ma non avranno gli strumenti normativi e di legge per sostenere quei loro lavoratori dello spettacolo che rischiano di restare “fuori dagli spettacoli”. […] Vorrei ora parlare brevemente della situazione di un tipo particolare di Teatro a iniziativa privata. In Italia ci sono piccole e piccolissime sale teatrali private che vivono senza finanziamento pubblico […] In un certo senso, i gestori di queste piccole realtà possono essere considerati tra i più grandi organizzatori e manager teatrali che abbiamo. Sono persone che, senza un soldo di finanziamento pubblico, generano economie, riuscendo a pagare tutte le spese gestionali e i loro stipendi con le loro attività teatrali, spesso di altissimo livello. In realtà periferiche o nel caos delle grandi città organizzano laboratori con bravi maestri, offrono spazi per le prove, ospitano spettacoli di valore che spesso non trovano accesso nelle realtà più ufficiali. Spesso artisti poi divenuti riconosciuti sono cresciuti e hanno avuto i primi aiuti proprio in queste sale, i cui gestori possono essere appunto considerati i veri imprenditori del teatro italiano, perché vivono di quello che guadagnano. Vivono di teatro.
E questa generazione di “professionisti privati”, che ha dimostrato di saper fare teatro di valore e che potrebbe fornire molti stimoli e idee ai grandi teatri, rischia di essere spazzata via dalle conseguenze del coronavirus. Rischiamo di perdere una generazione di organizzatori teatrali che sono una delle forze di innovazione del nostro comparto. È un paradosso doloroso: non verrà aiutato chi ha dimostrato di essere così capace e bravo da fare teatro senza aiuti pubblici. Il privato “virtuoso” che produce cultura, quello che sempre ci viene indicato dalla Stato come modello da sviluppare e sponsorizzare, viene lasciato solo in questo stato eccezionale di crisi che nessuno può affrontare senza aiuti pubblici.
Alcune di queste piccole realtà, grazie ai 20 milioni di euro stanziati per chi è extra Fus, cioè per tutte quelle realtà medio piccole che non ricevono finanziamenti pubblici, sono riuscite, bene o male, a superare il periodo di lockdown, ma i loro problemi cominciano ora con la riapertura dei teatri. […]
Lo spettacolo dal vivo al tempo dell’attesa
Iniziano a ripartire tutte le attività della società, eccetto la scuola (quella ripartirà a settembre) e gli spettacoli dal vivo che ripartiranno dal 15 giugno. Purtroppo queste due attività sono state considerate dai comitati tecnico scientifici le più rischiose per scongiurare un eventuale ripartenza dell’epidemia. Ma per riprendere le nostre attività dovremmo confrontarci con delle linee guida davvero difficili da applicare sui luoghi di spettacolo, almeno per gli artisti di circo.
Questo il testo sul decreto del 17 maggio 2020:
Dal 15 giugno 2020, detti spettacoli sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all'aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Le regioni e le province autonome possono stabilire una diversa data, in relazione all'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori. L'attivita' degli spettacoli è organizzata secondo le linee guida di cui all'allegato 9. Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all'aperto quando non e' possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui alla presente lettera; restano comunque sospese le attivita' che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso, le fiere e i congressi.
Allegato 9 Spettacoli dal vivo e cinema
- Mantenimento del distanziamento interpersonale, anche tra gli artisti.
- Misurazione della temperatura corporea agli spettatori, agli artisti, alle maestranze e a ogni altro lavoratore nel luogo dove si tiene lo spettacolo caso di temperatura > 37,5 °C.
- Utilizzo obbligatorio di mascherine anche di comunità per gli spettatori.
- Utilizzo di idonei dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori che operano in spazi condivisi e/o a contatto con il pubblico.
- Garanzia di adeguata periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti chiusi e dei servizi igienici di tutti i luoghi interessati dall’evento, anche tra i diversi spettacoli svolti nella medesima giornata.
- Adeguata aereazione naturale e ricambio d’aria e rispetto delle raccomandazioni concernenti sistemi di ventilazione e di condizionamento.
- Ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani. In particolare, detti sistemi devono essere disponibili accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento.
- Divieto del consumo di cibo e bevande e della vendita al dettaglio di bevande e generi alimentari in occasione degli eventi e durante lo svolgimento degli spettacoli.
- Utilizzo della segnaletica per far rispettare la distanza fisica di almeno 1 metro anche presso le biglietterie e gli sportelli informativi, nonché all’esterno dei luoghi dove si svolgono gli spettacoli.
- servizi igienici in maniera tale da prevedere sempre il distanziamento sociale nell’accesso.
- Limitazione dell’utilizzo di pagamenti in contanti, ove possibile.
- Vendita dei biglietti e controllo accesso, ove possibile, con modalità telematiche, anche al fine di evitare aggregazioni presso le biglietterie e gli spazi di accesso alle strutture.
- prevenzione del rischio da seguire nei luoghi dove si svolge lo spettacolo.
Per assurdo i componenti della stessa compagnia dovrebbe rimanere a distanza di almeno un metro,
Intanto gli artisti dello spettacolo dal vivo sono costretti a continuare la loro pausa forzata…. e/o a tramutarsi artisti dell’etere (chi per necessità, chi per curiosità e chi semplicemente perché gli va). Cosi anche alle più alte sfere del governo si comincia a pensare ad una sorta di contenitore streaming per poter ridare un pubblico ad un settore abituato a “respirarlo e annusarlo” quel pubblico (sarà lo stesso? o anche lui sarà mutato in questo periodo di clausura?) . Il tempo ci farà capire cosa sarà meglio fare….. intanto molti artisti si interrogano sul proprio futuro e sul futuro del proprio lavoro. Oltre agli spettacoli in rete fioccano anche scritti, blog e ancora occasioni di dibattiti, interviste interessanti che possono aiutarci a capire. Qua una serie di materiali che mi hanno colpito.
La prima è un intervista pubblicata su “LE NOTTOLE DI MINERVA” (rivista di critica teatrale universitaria) ad Andrea Cosentino sulla situazione degli artisti passati dallo spettacolo dal vivo al web e forse prossimamente ad una Netflix degli spettacoli. ( autore di una bellissima trilogia “L’artista nell’epoca del suo isolamento sociale” che fa ridere e riflettere)
Nelle parole scritte per il progetto quinta parete di Raffaele De Ritis (scrittore, regista teatrale/circense e storico italiano) si vive l’attesa dello spettacolo più antico del mondo: lo spettacolo circense, quello fatto di sudore e tendoni sparsi per tutto il mondo. Tutta la storia del saper ripartire del circo “come e meglio di prima” e la speranza che questo accada anche adesso che gli orizzonti contemporanei si sono fatti pieni di progetti culturali, bandi, progetti europei, domande ministeriali, “processi creativi”, “residenze”. [link al sito]
Nel maremagnum della rete molto interessanti per avere uno spaccato della realtà del settore gli spunti delle interviste fatte da Fabbrica C con le sue C_onversazioni tra circensi spiaggiati (qua se interessa il link alla pagina Facebook con tutti i contributi) dove molti artisti e/o esponenti di compagnie artistiche hanno parlato, dialogato sui temi d’attualità. Il ciclo si conclude con l’ultima C_oversazione con Jean Michel Guy, sociologo e Philine Dahlmann e Salvo Frasca della compagnia My!Laika.
Tutte questi contributi hanno avuto degli Echi di C_onversazioni con organizzatori e rappresentanti di associazioni di categoria. Aurelio Rota per Forum Nuovi Circhi (Città di Circo) e con Federico Toso di FNAS. con Sergio Pesacovici di CITA e Paolo Stratta di ACCI ( visibile qua di seguito…potrebbe riunire nella stessa persona molte sfaccettature della stessa realtà)
Tra le interviste pubblicate sul sito dell’Espresso del giornalista Damilano intitolate “Dialoghi sul nostro tempo” è interessante per il mondo dello spettacolo dal vivo quella con Fabrizio Gifuni (attore e regista teatrale italiano. Ha vinto il David di Donatello per il miglior attore non protagonista per Il capitale umano) e Ascanio Celestini (attore teatrale, regista cinematografico, scrittore e drammaturgo italiano). [qua il link]
Molto interessante anche quello che dice il professor Taormina, una voce fra le più competenti del settore, analista culturale oltre che docente di Progettazione e gestione delle attività di spettacolo all’Università di Bologna, sul mondo dello spettacolo visto dal lato dell’organizzazione e regolarizzazione del lavoro.
Vimercate Sottosopra 2019-2020 : here the program of the shows
Vimercate Sottosopra 2019-2020 : here the program of the shows! During the Christmas holidays we will be in Vimercate, below, next to it, in the Teatro delle Foglie, which will host “Vimercate Sottosopra” for the second year in a row. A series of shows for families with free enter. We remind you that to attend the shows it is mandatory to book through the channels of the municipality:
Culture Office: cultura@comune.vimercate.mb.it or the telephone number 039.66.59.488
One minute One Show …Eraclea Mare
Our passion for hats or English for busking leads us to perform a bit everywhere … … so here we are at Eraclea Mare! Lately, given the ever-increasing number of artists in circulation (who increasingly “colonize” the coasts without moving for the summer months). Follow our tour we arrive in semi-unknown village … where still the show is an added value and where the public still wants to stop and applaud… #buskingisnotacrime
Qua sotto una puntata della serie “One minute One Show” … tutto uno spettacolo di teatro di strada condensato in un minuto!
Nanirossi alla giornata della famiglia ad Ameglia
Domani saremo impegnati a Fiumaretta, nei giardini lungofiume (nel comune di Ameglia) col nostro spettacolo di teatro di strada alle 17:30 e con un laboratorio dedicato ai bambini alle 16:15.
Qua di seguito il programma completo della manifestazione:
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Che tristezza …annullato il 14° Raduno nazionale delle Scuole di Circo di Sarzana
Che tristezza! …annullato il 14° Raduno nazionale delle Scuole di Circo di Sarzana.
Dal sito dell’ass. Facciamo Circo: Sabato 15 Dicembre 2018
Con grande rammarico siamo costretti ad annunciare che la 14ma edizione del Raduno nazionale delle scuole di circo, programmato per il 25-28 aprile 2019, non ci sarà.
È difficile e doloroso rinunciare ai quattro giorni dell’ormai tradizionale “primavera circense a Sarzana”. Con le parate per le vie del centro, performance in strada e in teatro, workshop, esibizioni degli allievi delle scuole di circo da tutta Italia, spettacoli di artisti e compagnie di circo contemporaneo, migliaia di persone che colorano la città. Ma non abbiamo scelta.
Dopo anni di grande dedizione e fatica, di impegno e passione, il cambio di amministrazione alla guida della città introduce una serie di novità che incidono direttamente sul passato e sul futuro della nostra associazione, scaraventandola al centro di una tempesta perfetta.
Il passato riguarda il mancato versamento del contributo comunale di 10.000 € concordato per l’edizione del 28 aprile-1 maggio 2018. Da una parte, infatti, c’è la vecchia amministrazione che, seguendo una procedura tanto discutibile quanto diffusa e consolidata, conferiva alle associazioni gli incarichi per manifestazioni culturali siglando gli accordi con una stretta di mano (ma, va detto, onorandoli sempre). Dall’altra parte c’è la nuova amministrazione che dichiara di non poter riconoscere impegni presi in assenza di documentazione scritta. Nel mezzo c’è facciamoCIRCO, l’associazione organizzatrice. Sprofondata in un buco finanziario di oltre 14.000 €: al mancato contributo comunale sono infatti da aggiungere altri 4.890 € di ingressi agli spettacoli non corrisposti dall’ex gestore dell’Impavidi. Una voragine che, senza una soluzione, ingoierà ogni attività dell’associazione e la sua stessa sopravvivenza. Gravando pesantemente sui bilanci familiari degli associati che, come spesso accade nelle associazioni no profit, hanno anticipato i fondi necessari per coprire oltre la metà dei costi del Raduno 2018.
Quanto al futuro, oltre a percorrere ogni strada possibile per recuperare i crediti pregressi, dopo lunghi e sofferti ragionamenti decidemmo di elaborare una buona proposta per partecipare al bando “Call for ideas” per il primo semestre 2019 (adesso unica strada per organizzare eventi a Sarzana) e realizzare comunque il 14° Raduno. Ma, anche su questo secondo fronte, le congiunzioni astrali non sono favorevoli: non ci sono i tempi tecnici.
Comunicato alle associazioni il 5 dicembre, il bando prevede che «l’elenco dei progetti selezionati sarà pubblicato indicativamente entro il 26 gennaio». Successivamente, «gli organizzatori dei progetti selezionati saranno contattati per definire il programma dell’iniziativa e i benefici… tra cui un eventuale contributo economico che verrà determinato sulla base di appositi approfondimenti in relazione al programma e al budget definitivi, compatibilmente con le risorse stanziate a Bilancio 2019».
Nella migliore delle ipotesi, dunque, la macchina organizzativa del Raduno 2019 potrà avviarsi a febbraio (molte le incognite per iniziare prima).
Troppo tardi per organizzare una manifestazione così complessa. Per dare un’idea, qualche dato del 2018: 11 ore di laboratori di circo-scienza, 150 ore di laboratori e workshop di 19 differenti specialità, 6 ore di spettacoli, 14 artisti italiani e stranieri, 26 scuole/corsi di circo partecipanti, 275 allievi e 70 istruttori/accompagnatori iscritti, 30 liceali in alternanza scuola-lavoro, 2500 ingressi in Fortezza, 742 ingressi paganti in Teatro ecc. ecc.).
Troppo tardi per garantire il buon funzionamento e il livello quantitativo (partecipanti e pubblico) e qualitativo (artisti e compagnie) della programmazione a cui si stava già lavorando.
Troppo tardi per organizzare un’efficace campagna di crowdfunding, qualora l’amministrazione valutasse di non assegnare alcun contributo o di stabilire un ammontare insufficiente.
Troppo tardi se l’amministrazione dovesse sollevare obiezioni sulle date che, per lo zoccolo duro del Raduno (bambini e ragazzi in età scolare), sono blindate e fissate da un’edizione all’altra sfruttando week end lunghi che non facciano perdere giorni di scuola (nel 2019, dal 25 al 28 aprile).
Morale, il modo migliore per valorizzare quello che finora è stato, purtroppo e paradossalmente, è rinunciarvi. Con la speranza di ritornare nel 2020 o, in forma diversa, partecipando al bando per il secondo semestre 2019. Ma solo se l’associazione sarà riuscita a non farsi risucchiare nella voragine finanziaria del 2018. E se riuscirà a interloquire con l’amministrazione, cosa non semplice in questo primo semestre di mandato, e a far comprendere che sarebbe utile rivedere le date del bando se non si vogliono escludere a priori le manifestazioni dei primi mesi dell’anno.
Un po’ di storia. Nato quasi in sordina nell’aprile 2006 (una giornata con sei scuole di circo), il Raduno è cresciuto assestandosi su una durata di quattro giorni, con punte di otto (nel 2014 e 2017), e la partecipazione stabile di oltre 20 scuole di circo da tutta Italia (26 nell’edizione 2018). Un appuntamento ormai fisso per un crescente numero di operatori del settore. Un luogo di diffusione dell’arte circense nelle sue coniugazioni sportive e culturali: laboratori per i più piccoli, workshop e stage di avvicinamento e approfondimento di circa venti discipline; mostre d’arte; proiezioni di video e film cult; lezioni-spettacolo di circo e scienza; conferenze; parate per le vie del centro; conoscenza e confronto tra allievi delle scuole di circo, artisti e pubblico; coinvolgimento di studenti delle scuole, ristoratori, altre associazioni, artisti del territorio e… tanto altro.
È lungo l’elenco di “medaglie” collezionate negli anni. Le più importanti. Testimonial quali Arturo Brachetti, Moni Ovadia, Banda Osiris. Un’inedita conferenza sulla storia del circo dello storico dell’arte Philippe Daverio attraverso la “lettura” delle opere dei maggiori artisti del Novecento. L’adesione della città di Sarzana all’Anno mondiale di solidarietà con il popolo palestinese indetto dall’Onu nel 2014, con un progetto di scambio interculturale Italia-Palestina che coinvolse gli studenti del Liceo Parentucelli e un gruppo di allieve della Scuola di Circo di Nablus (territori della Cisgiordania occupati da Israele). L’installazione nel cuore della città, cosa mai vista prima, di due tendoni da circo (fossato della Cittadella nel 2014 e area park del Canale Lunense nel 2017). Centinaia di ore di spettacoli dei bambini e ragazzi di scuole di circo amatoriali da tutta Italia, degli allievi delle scuole di formazione professionali (Flic, Cirko Vertrigo, Scuola Romana di Circo), di artisti e compagnie: Banda Osiris, Trio trioche, Luca Regina e Marco Neri, Circo Inzir, Magda Clan Circo, Juri the cosmonaut, Circo El Grito, Giulio Lanzafame, Federico Benuzzi, Nanirossi, 3 Chefs, Cie Zehnir, Le tarde, Lorenzo Covello, Alexis Rouvre, Miss Jenny Pavone, Andrea Fantauzzi, Nicola Bruni, DimiDimitri, Clara Storti, Lucas Zileri, Andrea Speranza. Tutto grazie al suo graduale affermarsi come evento qualificato e qualificante nel panorama nazionale e al crescente sostegno delle amministrazioni che dal 2006 al 2018 si sono succedute alla guida della città qualificandola come “di successo” e ormai “storica”.