No, non voglio parlare della riforma scolastica, tantomeno del nostro ministro dell’istruzione e di tutto quello che agita il mondo scolastico…tranquilli!
Vorrei solo porre l’attenzione su un fatto che sta accadendo in Italia da almeno 5 anni, se non di più (…la mia piccola esperienza mi permette di esprimermi solo sugli ultimi cinque anni): il costante aumento degli artisti di strada italiani. Sicuramente la diffusione delle scuole di circo e degli spettacoli di circo ( e di strada) ha contribuito al fenomeno……basti pensare alle tre scuole presenti a Torino (PAUT, VERTIGO, FLIC) che “diplomano” ogni anno decine di artisti ed hanno contribuito assieme a tutti i corsi organizzati in giro per l’Italia dalle varie associazioni come la FNAS,a rendere possibile un tale boom.
Così capita sempre più spesso di assistere a veri e propri ” festival” nelle piazze più ambite ( dove i cappelli son più grossi), serate con 2,3 ed anche 4 spettacoli non è raro incontrarle….anzi, d’estate diventa raro NON incontrarle!
Questo è il fatto….. E le conseguenze sono che molti comuni stanno vietando l’arte di strada spinti dalle proteste dei commercianti che non ne possono più di avere tutte le sere un “tappo” di gente davanti all’entrata ed alle proprie vetrine o più semplicemente una conseguenza è quella di “saturare” (passatemi il termine) il pubblico che pian piano si abitua agli artisti ed ai loro spettacoli ( sempre a rischio di essere uguali tra di loro….).
Ecco una cosa che non insegnano a scuola……per fare spettacolo scegliete sempre posti che non diano fastidio alla circolazione (di macchine e persone) e ai commercianti del luogo.
Tra le altre cose che non insegnano nelle scuole di circo ci sono ad esempio le piccole “regole” che da sempre esistono tra gli artisti di strada. Come quella sacrosanta di non “disturbarsi” a vicenda e di mettersi in “coda” per lavorare……mi sembra inutile dirvi che le strade e le piazze sono di tutti! E nessuno mai potrà vantare un “diritto” su una tal piazza o un determinato orario (anche se molte volte ho sentito la frase “questa piazza è mia”, e molte volte mi è stato raccontato di veri e propri sopprusi). Potrebbe essere un esempio istituire una nuova materia….eh eh eh…la deontologia dell’artista di strada! =0)
Comunque sia non voglio mettere in luce solo gli aspetti negativi di tutto ciò….anzi, io ed elena siamo un esempio di quello che il proliferare di tante scuole ha reso e sta rendendo possibile.
Nel 2003 (ben 6 anni fa!) è grazie ad una di queste scuole, infatti, che abbiamo coltivato la nostra passione per lo spettacolo di strada, la giocoleria e l’acrobatica…..e poi pian piano l’esperienza acquisita nelle piazze e la nostra continua voglia d’imparare han fatto il resto.
Forse in tutto questo trambusto di spettacoli sempre più alti a livello tecnico e sempre più vuoti a livello emotivo… quello che le scuole non insegnano, si sta perdendo….