httpvh://www.youtube.com/watch?v=ob4PwMboYUs
Le proteste arrivano anche all’Arena….infatti l’altro giorno poco prima della prima della Turandot e di tutto il festival Areniano, il coro, il corpo di ballo e tutti i lavoratori del mondo lirico hanno protestato contro il Decreto Biondi intonando l’inno di Mameli (per la felicità del sindaco di Verona….)
Noi, nel nostro piccolo, ci siamo uniti contro i tagli alla cultura…Insomma se si vuol far uscire le famiglie di casa e lasciar spenta la tv si dovrà dare almeno un’alternativa!…certo questo dipende da quello che si vuole incentivare….
Sovvenzioni o meno noi continueremo ad andare in piazza a divertire la gente in giro!!!
Nel video sopra il momento in cui viene cantato l’inno davanti al pubblico dell’Arena poco prima dell’inizio della Turandot.
Questo il comunicato:
“Questa sera i lavoratori della Fondazione Arena di Verona si uniscono a quelli di tutti i teatri lirici italiani nella protesta in atto contro il decreto legge emanato d’urgenza il 30 aprile dal Ministro dei Beni Culturali.
Il Consiglio dei Ministri, invece di approntare un iter parlamentare finalizzato a una seria e condivisa riforma dello spettacolo dal vivo, ha scelto di ricorrere ad un decreto che, anziché individuare gli sprechi VERI NELLA GESTIONE (e le responsabilità degli amministratori) dei teatri, sancisce di fatto la scomparsa dei Corpi di Ballo, la precarizzazione di migliaia di lavoratori, di arti e mestieri altamente specializzati, la decurtazione dei salari ed il blocco delle assunzioni.
La Costituzione, all’art. 9, promuove lo sviluppo della cultura: noi continueremo a far sentire la nostra voce e la nostra musica a sua difesa.
Siamo contrari alla mera classificazione di mercato dei teatri lirici come previsto nel decreto: devono restare patrimonio nazionale integro e intangibile ed in tal senso sostenuto e incentivato dallo Stato.
Vogliamo credere che i lavoratori, non solo dello spettacolo dal vivo ma dell’intero mondo del lavoro, siano considerati una risorsa e non un costo.
Per tali principi ci appelliamo alle massime cariche istituzionali dello Stato affinchè venga abrogato il decreto legge nr 64 e contestualmente venga attuata l’auspicata globale riforma dello spettacolo.
A nome di tutte le maestranze della Fondazione .Arena di Verona e delle rappresentanze sindacali CGIL CISL UIL E FIALS grazie per la Vs. cortese attenzione e buona serata”