Per tutti quelli che si sono chiesti o si chiederanno da dove arriva “Borgomatto” e soprattutto dova va…ecco una piccola spiegazione….l’idea di fare una festa per l’arte di strada diciamo che è sempre stata lì…un po’ come l’imbianchino che si colora casa sua, o il meccanico che smanetta sulla sua macchina….latente…fino a quando un giorno due nostri cari amici ci hanno fatto vedere e ricordare che le cose delle volte basta volerle ( …Michele Lessona dixit). Infatti l’anno scorso sono riusciti a creare una festa, un atmosfera, un evento bellissimo in un posto altrettanto bello ( Montecatini Val di Cecina)…semplicemente seguendo i loro principi ….semplicemente mettendo davanti a tutto altre cose…….e così… da ottobre dell’anno scorso dall’unione delle nostre forze, con le loro e quelle dell’Ass. La Valle dell’Aquila di Gragnola si è cominciato a pensare a Borgomatto. Dopodichè….alla ricetta sono state aggiunte un sacco di altri ingredienti…fondamentali e necessari…che stanno facendo lievitare la festa come dovrebbe….ed alla fine quest’anno (il 19 e 20 Maggio) vedrà la luce BORGOMATTO……..….
[dal sito di QUOVADIS: …In tempi come questi, in un terzo millennio avviato, tutto scorre secondo i ritmi della velocità, della fretta e di un consumo rapido e incolore. Difficilmente oggi acquistiamo prodotti vari sapendo con certezza da dove provengono e il modo in cui sono stati fatti. Certo, possiamo chiedere informazioni o leggere alcune etichette ma la consapevolezza immediata di cosa è davvero ciò che abbiamo nelle nostre mani non fa parte del meccanismo sociale dei tempi attuali così accelerati. Si è creata, nel corso del tempo, una distanza tra produttore e acquirente che è entrata a far parte della nostra quotidianità. Questa stessa distanza, nel corso dell’ultimo secolo, ha contaminato anche il modo di fruire le espressioni artistiche da parte del pubblico, in particolare l’arte di strada: i saltimbanchi, i giocolieri, gli acrobati, i narratori, i mimi, i cantastorie, gli illusionisti, i danzatori e i musicisti il cui palcoscenico è la strada, la via di un borgo o un marciapiede e quindi il contatto immediato, senza pareti, stretto e dal vivo con lo spettatore. Quo Vadis nasce dall’idea di riavvicinare queste distanze, per far sì che si mantenga, nel tempo, il principio del contatto diretto con quello che vediamo, ascoltiamo, mangiamo, beviamo e indossiamo. Un contatto consapevole, senza fretta e senza filtri….]
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