Ci siamo incontrati che ero un ragazzino, estroverso caparbio e ribelle ed assieme a te ho respirato quella che per noi è stata la libertà…con un sacco di curiosità e tanta voglia di amare siamo andati in giro. senza guinzagli o collari a tenerci legati…ciao Angela, grazie per averci insegnato ad affrontare la vita sempre pronti a dare un bacio o un abbraccio, scodinzolando al prossimo nuovo amico sempre e comunque.
Ti sono grato di avermi accompagnato in questi undici anni per tutte le avventure in cui ci siamo lanciati, grazie di aver trovato Elena e Naval, grazie di non esserti dimenticata di me le due settimane che ti avevo persa e che hai vissuto a casa di estranei a Madrid…grazie anche di esserti fatta trovare e curare (avvelenata con le convulsioni e la schiuma alla bocca) quella volta che vendemmiavamo nel Chianti come anche quell’altra volta che invece sei finita dentro al lago ghiacciato a Gerardmer e ne sei uscite indenne…per non parlare di quell’altra volta a Siena, che invece un gruppo di oche ti conciarono per le feste….
…ho apprezzato fino all’ultimo il rumore delle tue unghie avvicinarsi quando ti sistemavi a dormire affianco a me, i tuoi baci improvvisi e la tua pazza follia d’amore per le pietre.
Ti ho messo a riposare in un bellissimo pezzo di terra dove a primavera pianterò un albero bellissimo che ti terrà compagnia e ti bisbiglierà all’orecchio tutte le nostre nuove avventure….
Paolo Locci says
Ciaoooo Angelaaaaaaaa…..Vola alto!!!!